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Uvaspina

Recensione di Uvaspina

Autore: Monica Acito

Editore: Bompiani

Voto: 7=

Un romanzo dove i mille colori e le mille ombre di Napoli sovrastano il racconto, lo permeano, creando in ogni pagina un’atmosfera melanconica e a tratti spietata restando comunque ammantata di bellezza. I protagonisti sono due fratelli: Uvaspina, che deve il suo nome ad una voglia a forma di chicco d’uva sotto l’occhio, e Minuccia, ragazzina sadica e preda di feroci scatti d’ira. Un affetto insondabile li lega e neanche la più bieca violenza riesce a scalfirlo. È come se i protagonisti rifiutassero la consapevolezza di chi sono veramente. Sarà solo alla fine che riusciranno a guardarsi negli occhi, accettarsi nella malattia e nell’omosessualità.

La storia si snoda in innumerevoli contrasti, nel mondo degli arricchiti come in quello dei poveracci, in quello della religione come in quello delle superstizioni più antiche e oscure. Ci sono riti misteriosi che segnano l’animo e il percorso dei protagonisti. Solo un elemento sfugge ai condizionamenti di un ambiente malsano: il mare dove Uvaspina trova la sua prima serenità e il suo primo amore.

Tutti i protagonisti del romanzo sono descritti con accuratezza tanto che, leggendo, le loro figure appaiono al lettore distinte e delineate, come il trucco sbaffato di Graziella detta la Spaiata, la madre di Uvaspina e Minuccia e il portamento menefreghista di Pasquale Ricco, il padre.  

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Posted in Da Leggere, Narrativa Italiana, Romanzo

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